venerdì, marzo 18, 2005

 

una frasetta

Mi sono svegliato con una frasetta in testa :

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte de l’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato spazio di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e ’l suon di lei.
Così tra questa infinità s’annega il pensier mio:
e ’l naufragar m’è dolce in questo mare.

Poi mi sono riaddormentato.

martedì, marzo 15, 2005

 

commenti

Chi scrive con questo mezzo ha, solitamente, oltre che voglia di scrivere, anche di essere letto.
Me compreso.
E quindi di sapere cosa pensa la gente di tutto le tue stronzate.
Per questo i "commenti".
La mia comare di Tellate (al secolo Lapogianni della quale il link compare) non da' questa possibilità.
Il che è anomalo.
Rispetto la scelta, ma vorrei poter partecipare.

domenica, marzo 13, 2005

 

h

Oggi RAIUNO ha interrotto 3 volte la programmazione usuale con altrettante edizioni straordinarie di TIGGI' per far vedere il papa che, uscito dall'ospedale, raggiunge la sua residenza in vaticano.
"vedete, l'auto ha acceso le luci. ora gira a sinistra. ora va dritto. E' un'emozione grande!"

.......h.

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