venerdì, marzo 18, 2005

 

una frasetta

Mi sono svegliato con una frasetta in testa :

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte de l’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato spazio di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura.
E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e ’l suon di lei.
Così tra questa infinità s’annega il pensier mio:
e ’l naufragar m’è dolce in questo mare.

Poi mi sono riaddormentato.

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